Gen 04

Rita MARCOTULLI 7 et “Omaggio ai Pink Floyd”

Rita MARCOTULLI septet
“Omaggio ai Pink Floyd”

rita-marcotulli

 

 

VENERDI’ 13 Gennaio 2017  -ore  21.00

Cinema Vittoria  .- Monopoli

 

Rita MARCOTULLI – piano
Tore BRUNBORG – sax
Ares TAVOLAZZI – contrabbasso
Fausto MESOLELLA – chitarra
Alessandro PATERNESI – batteria
Pasquale MINIERI – suoni elettronici
Saverio MARTUCCI – voce

Quest’opera della pianista romana rischia di diventare uno dei più sensazionali dischi mai prodotti in Italia. Un progettodi Rita Marcotulli, che riunisce attorno a sé un numeroso gruppo di musicisti di estrazioni diversissime, per omaggiare l’indimenticata opera dei Pink Floyd.
Intanto diamo un’occhiata alla tracklist:
-Astronomy Domine (Barrett) -Melodico (Marcotulli) -Cirrus Minor (Waters) -Intromoney (Rabbia) -Money (Waters) Goodbye Blue Sky (Waters) -Burning Bridges (Waters- Wright) -Saint Tropez (Waters) -Crying Song (Waters) -Set The Control For The Heart Of The Sun (Waters) -Us And Them (Waters-Wright).
Fa già venire l’acquolina in bocca, no? E per quanto riguarda la lista dei musicisti coinvolti:
-Rita Marcotulli pianoforte e tastiere, -Tore Brunborg sax tenore e soprano, -Fausto Mesolella chitarra elettrica; Ares Tavolazzi contrabbasso e basso elettrico; -Pasquale Minieri suoni; -Alessandro Paternesi batteria, Saverio Martucci voce.
C’è naturalmente la pianista del cuore, Rita Marcotulli. C’è il sassofonista norvegese Tore Brunborg, da qualche tempo uno dei suoi più assidui collaboratori. Ma anche uno dei suoi contrabbassisti preferiti, Ares Tavolazzi, ed ai suoni elettronici troviamo il musicista, nonché produttore discografico pluripremiato, Pasquale Minieri. Chi non segue il jazz ed è passato di qui per caso avrà probabilmente notato la presenza del chitarrista degli Avion Travel, Fausto Mesolella. All’eterogeneità dei musicisti coinvolti fa da controcanto l’eterogeneità dei brani selezionati . Personalmente trovo assai felice l’idea di abbracciare (quasi) l’intero arco della carriera dei Pink Floyd, da “The Piper At The Gates Of Dawn” a “The Wall”, saltando a piè pari le annose polemiche del tipo: “Io ascolto solo Ummagumma, il resto è spazzatura commerciale” oppure: “Dopo Atom Heart Mother, non hanno fatto più niente di significativo”.
Ogni tributo ai Pink Floyd che si rispetti non può che iniziare con una rassegna degli effetti sonori che hanno costellato l’opera e i dischi dei nostri: cuori pulsanti, voci fuori campo, scariche elettrostatiche, e chi più ne ha più ne metta. “ Cirrus Minor” viene nobilitata da un intro sognante della Marcotulli. Il gruppo non sfigura in una cover stra-abusata quale è quella di “ Money”, grazie ad un trattamento a base di funk ed una sequenza di interventi strumentali di tutto rispetto, con Tavolazzi che, qui come altrove, diteggia indiavolato sulle corde del suo basso elettrico. Persino una canzoncina innocua come “ Saint Tropez”, balzata agli onori delle cronache perché nel testo c’è un riferimento a Rita Pavone, viene rinvigorita da un arrangiamento sbarazzino, che le dona un’aria “circense”. Molto coinvolgente anche “ Set The Control For The Heart Of The Sun”. Chiude l’happening una versione dilatata di “ Us and Them”, che Rita aveva già inciso in solitudine nel suo “The Light Side Of The Moon”. Il cerchio si chiude…
Impressionanti la varietà di stili toccata in questo viaggio musicale , ed allo stesso tempo l’omogeneità che il tocco inconfondibile di Rita Marcotulli riesce a dare al lavoro. Jazz e Rock vanno perfettamente a braccetto , si fondono l’uno nell’altro, e ogni intervento vocale e strumentale sembra essere perfetto, l’unico possibile in tale contesto. La visionarietà dei Pink Floyd sposa la passionalità della Marcotulli, e la sua inesauribile capacità di evocare un universo sonoro cangiante, suggestivo e personalissimo. Un capolavoro .

Rita MARCOTULLI
Allieva del Conservatorio Santa Cecilia e del Conservatorio Licinio Refice e sorella della cantante jazz, Carla Marcotulli, Rita Marcotulli comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière,Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava,Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone. Nel 1988 si trasferisce in Svezia, dove rimane fino al 1992. Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo.
Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

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Per la biglietteria gli ingressi constano € 12,00 e sono disponibili sul nostro sito www.amicimusicamonopoli.com
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